Ti affascina la capacità delle città di trasformarsi, di resistere al tempo e di risorgere ancora più splendide? Roma, la città eterna, è un esempio vivente di questa incredibile metamorfosi. Scopriamo insieme come Roma naviga tra le acque dell’antico e del moderno, tra le sfide e le opportunità, in un viaggio senza tempo.
La decadenza
Ogni giorno Il Messaggero nella cronaca locale denuncia le buche della città di Roma, i rifiuti abbandonati, i guasti della Metro e tutto ciò che non va o non funziona. La cronaca nera, poi, ci riserva uno stillicidio quasi quotidiano. E a sentire Carlo Verdone, Alessandro Gassman e altri personaggi noti, Roma sarebbe sempre più invivibile. Anche quando sento i miei parenti le lamentele sui tanti stranieri, sul traffico nel raccordo e su altro ancora sono una costante.E purtroppo le ultime volte che ci sono stato ho subito un furto in auto e tentativi di truffe. Fa male assistere alla deriva che riguarda la città più bella del mondo, la decadenza alla quale stiamo assistendo. Tuttavia la strada della lamentela è pericolosa perché alimenta il meccanismo perverso del degrado. Più, infatti, sono convnto che un posto, per esempio, è preda dei vandali più io stesso sono sospinto a compiere qualche atto vandalico. Più, viceversa, so che un posto è tranquillo e ben curato e meglio mi comporterò.
La ricerca delle responsabilità
Di solito si attribuiscono le colpe di tutta questa situazione alle varie amministrazioni che si susseguono. Oppure le si scaricano sui Rumeni, sugli Zingari o su altre etnie. In qualche modo si cerca una giustificazione rispetto al collasso dell’urbe o, almeno, a quello che sembra un’agonia di un posto che comunque sui servizi e i trasporti è indietro rispetto a tante capitali europee. Senza dubbio cattiva politica e malaffare da una parte e scarsa o inesistente integrazione degli stranieri, dall’altra, stanno aggravando la situazione.
L’altra prospettiva
Ma c’è un’altra lettura che si può fare di Roma, un’altra prospettiva dalla quale la si può guardare e attraverso di essa la situazione sembra essere meno compromessa. Infatti tutte le strade continuano a portare a Roma, come ho scritto in un mio articolo ed è giusto che sia così. Non nel senso che la nostra capitale deve assorbire tutti i fondi possibili lasciando ben poco al resto del paese ma nel senso che deve continuare ad essere il faro di civiltà e cultura che è stata nei secoli, seppure tra alti e bassi. Per esempio durante il Rinascimento Roma è rinata rispetto all’abbandono che aveva subito nel Medioevo e ora può guidare un Nuovo Rinascimento, come ho raccontato in un altro mio articolo.
Il Romanzo di Roma
Di recente ho visto il film Quando di Valter Veltroni, uscito il 30 marzo del 2023. Ad un certo punto il protagonista, interpretato da Neri Marcorè, che è rimasto in coma per 31 anni e che era comunista, resta sconcertato quando va a Via delle Botteghe Oscure, storica sede del Partito Comunista Italiano e trova che non c’è più nulla. Affianco c’era anche una bella libreria e invece vi trova un supermercato. La città cambia, tante stratificazioni o simboli perdono la loro importanza o vanno in letargo per chissà quanto tempo eppure Roma è pur sempre un caleidoscopio tutto da attraversare. È come un romanzo e non a caso di recente stanno organizzando un tour ai luoghi che riguardano Il Conte di Montecristo di Dumas, in parte ambientato dalle parti di via del Corso e Piazza del Popolo. C’è un altro racconto cinematografico questa volta che invece fa molto male alla città perché intriso di un romanticismo nefasto che è Romanzo Criminale. Dio ce ne liberi e scampi!
Le meraviglie e le risposte
“D’una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda” scriveva Italo Calvino. E Roma ha tutt’e due gli aspetti: le meraviglie e le risposte che comunque dà agli oltre quattro milioni di abitanti dell’intera area metropoltiana. Una risposta che per molti può essere all’altezza o meno delle aspettative o delle necessità. Forse in questo periodo tali risposte sono un po’ insoddisfacenti visto il calo demografico che sta interessando questo angolo di mondo. E allora bisogna a maggior ragione passare ad un altro tipo di narrazione. Quella che per esempio da qualche tempo a questa parte fa un attore cinematografico come Luca Marinelli oppure uno teatrale come Ascanio Celestini. Entrambi rappresentano la romanità contemporanea consapevole della complessità della situazione e che ad essa suppliscono con il loro talento, con il loro lavoro e con l’innovazione del linguaggio artistico.
Tornare a raccontare
Ecco, ho voluto accennare alle dinamiche culturali della città che porto nel cuore seppure da anni vivo lontano da essa. Mi piacerebbe raccontarle reimmergendomi in questa bolgia di turisti, mezzi dell’Atac che arrancano, moto, scooter, monopattini, ambulanti, pendolari, artisti di strada, ecc. Tornare a raccontarla sotto nuove angolazioni è un dovere, un richiamo che ci porta dritto al cuore del periodo storico che stiamo vivendo, che è di decadenza, conflitti, corruzione come avvenne nei secoli XV e XVI ma che nello stesso tempo è il vertice di produzioni artistiche, di nuovo pensiero e di afflati mistici non già all’insegna dalla fuga dal mondo e quindi dalla città ma nell’immersione nelle sue strade, palazzi, basiliche, non-luoghi, stazioni, piazze, quartieri, dormitori, parchi, ecc.
Ci vediamo a Roma!
…Ora, mentre chiudo questa riflessione, sento il richiamo di Roma più forte che mai. È una città di cui ho parlato per anni, ma è arrivato il momento di tornare a farlo dal suo cuore, da dentro le sue antiche strade e le sue piazze affollate. Mi rendo conto che da troppo tempo sto lontano da lei e sento il bisogno di tornarci, di immergermi di nuuovo nella sua cultura e nella sua vitalità. Ne avrei bisogno anche per la mia carriera. Desidero camminare lungo il Tevere, ammirare il Colosseo al tramonto, e assaporare la cucina romana autentica. Quindi ti invito a darmi una mano, qualsiasi tipo di aiuto o suggerimento per poter tornare a Roma e raccontarla dal di dentro. Se hai connessioni, idee o anche solo parole di incoraggiamento, contattami attraverso i miei canali. Roma è una città di rinascite, e sono pronto per iniziare una nuova fase della mia avventura, contribuendo a preservare e raccontare la sua storia senza fine. Grazie per avermi accompagnato in questo viaggio, e spero che presto potrò dirti “Ci vediamo a Roma!” 🏛️🇮🇹✨