Dalla Radio al Cinema

Oggi, 13 Febbraio 2025, celebriamo due invenzioni che hanno cambiato per sempre il nostro modo di comunicare e sognare. La radio, che per la prima volta portò voci e notizie direttamente nelle nostre case, e il cinematografo, che ci regalò la magia del grande schermo. Nell’odierno episodio di Radio Terrazzo, podcast che riprendo apposta oggi, approfondiamo queste due ricorrenze straordinarie, esplorando il loro impatto culturale e raccontando qualche aneddoto che li collega.

La radio

Innanzitutto, la radio. Pensaci un momento: prima che la radio diventasse una presenza quotidiana, il mondo era fatto di silenzi. Poi, all’improvviso, le case si riempirono di suoni, di musica, di racconti. Era il 1920 quando le prime stazioni radio iniziarono a trasmettere, e da allora la radio non si è mai fermata. È diventata un mezzo di compagnia, di informazione, di scoperta. E proprio oggi, nella Giornata Mondiale della Radio, ricordiamo quanto sia stata fondamentale non solo per tenere il mondo connesso, ma anche per ispirare nuove generazioni di narratori e artisti.

Il cinematografo

E parlando di narratori e artisti, come non menzionare il cinematografo? Fu brevettato dai fratelli Lumière il 13 febbraio 1895 e, da quel momento, le immagini iniziarono a raccontare storie. Prima brevi scene di vita quotidiana, poi narrazioni sempre più complesse. Il cinema non è solo intrattenimento: è un linguaggio universale, capace di unire culture diverse e di mostrare mondi mai visti prima. In un certo senso, la radio e il cinema hanno condiviso una missione: accorciare le distanze, raccontare l’umanità.

Orson Welles

Ma c’è di più. Questi due mezzi non sono solo paralleli, ma si sono spesso intrecciati. Un esempio emblematico? Orson Welles. Prima di diventare famoso come regista di “Quarto Potere”, Welles era un fenomeno radiofonico. La sua trasmissione del 1938, “La guerra dei mondi”, non solo terrorizzò gli ascoltatori convinti di un’invasione aliena, ma dimostrò anche il potere della narrazione sonora. Hollywood non poté ignorarlo: la sua bravura nel creare atmosfere, nel giocare con la suspense, lo catapultò direttamente dietro la macchina da presa. In un certo senso, il cinema e la radio si diedero il cambio per costruire un’immagine di Welles come maestro di storytelling.

Il tributo

Questa puntata di Radio Terrazzo è un tributo a due rivoluzioni culturali che, pur essendo nate in tempi diversi, continuano a influenzare il nostro modo di vedere e ascoltare il mondo. E mentre celebriamo la radio e il cinema, ci rendiamo conto di quanto sia importante fermarci, anche solo per un attimo, e riconoscere il valore di quei mezzi che ci hanno permesso di sognare più in grande e di sentire più in profondità.

Se vuoi puoi ascoltare qui direttamente l’episodio.

Oppure, se preferisci, puoi ascoltare su YouTube.

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