A chi pensi a Natale? Ai tuoi cari, vero? E a chi non c’è più, specie se si tratta di giovani. Questo pensiero mi ha accompagnato ieri, 17 dicembre 2023, durante la fiaccolata degli angeli ad Oria, un toccante tributo a coloro che ci hanno lasciato in modo prematuro. Tra le fiammelle e la recita del rosario, ho pensato a mio fratello, un artista promettente la cui luce si è spenta troppo presto, a venti anni, nel 1997. Queste riflessioni hanno dato vita a quest’articolo: un viaggio tra la malinconia e la bellezza, dove ricordo gli artisti giovani che, come stelle cadenti, hanno lasciato un bagliore indelebile nel cielo della nostra memoria. Leggilo tutto perché così capirai meglio il piccolo gesto che ti chiedo di compiere alla fine dell’articolo.
L’eredità
Il Natale, per tradizione un tempo di gioia e celebrazione, può anche evocare sentimenti di nostalgia e malinconia, specialmente quando ricordiamo gli artisti che ci hanno lasciato troppo presto. Questo periodo dell’anno, con le sue atmosfere calde e le luci scintillanti, ci invita a riflettere sulla transitorietà della vita e sulla perdurante influenza di coloro che non sono più con noi. La musica di Amy Winehouse, le opere di Jean-Michel Basquiat, le interpretazioni di James Dean, e le canzoni di Luigi Tenco, per esempio, assumono un tono diverso durante il Natale. Ci ricordano come la loro arte continui a vivere, a toccare nuove generazioni, creando un ponte tra il passato e il presente. La perdita di questi talenti ci fa apprezzare ancora di più il loro contributo, evidenziando come l’arte possa trasmettere emozioni e messaggi oltre i confini del tempo. Il Natale diventa così un momento per celebrare non solo la vita, ma anche l’eredità di coloro che, seppur scomparsi, continuano a ispirarci con il loro genio.
La fuga in Egitto
La storia natalizia di Gesù, narrata nei Vangeli, ci offre una prospettiva diversa sulla perdita di giovani vite. Il racconto della fuga in Egitto per sfuggire all’ordine di Re Erode di uccidere i bambini maschi offre un angolo di riflessione sul tema della perdita durante il Natale. Questo episodio biblico, con il suo tono di tragedia e salvezza, si intreccia in modo profondo con il senso di malinconia che a volte accompagna le festività. La storia di Gesù bambino, minacciato di morte fin dalla nascita, ci ricorda la fragilità della vita e il valore di ogni esistenza, anche la più breve. Nel periodo natalizio, questa narrazione assume un significato particolare, invitandoci a riflettere sulla vulnerabilità umana e sull’importanza di proteggere e valorizzare ogni vita. Ciò diventa molto cogente quando pensiamo agli artisti scomparsi giovani, il cui talento e potenziale sono stati anzitempo interrotti, ma la cui memoria continua a ispirarci.
Il ricordo
Questo periodo finale del 2023 è per me periodo di recupero del ricordo e dell’eredità artistica sia di mio padre Leonardo, scomparso nell’Ottobre del 2021, a cui di recente sono state dedicate delle iniziative, sia ora di mio fratello Cosimo, che tutti chiamavamo Mimmo. Stava cominciando a ritagliarsi un suo percorso attraverso delle tecniche artistiche le più varie quando la sua vita fu interrotta in modo brusco il 18 Agosto del 1997. Alcune sue realizzazioni si possono ammirare nella pagina Facebook che conserva qualche suo ricordo. Mia madre Benedetta da quel giorno ogni istante della sua vita lo dedicò a nutrire una conoscenza più profonda del nostro destino dopo la vita, nel quale poi si è del tutto immersa dopo la sua morte nel 2014.
La commemorazione
Nel periodo natalizio, è interessante esplorare come diverse culture e filosofie affrontino la perdita e la commemorazione dei giovani. L’induismo, ad esempio, con la sua celebrazione di Diwali, enfatizza il trionfo della luce sull’oscurità, un simbolo di speranza e rinascita. Nel buddismo, la nozione di impermanenza aiuta a comprendere e accettare la natura transitoria della vita, offrendo una prospettiva di pace e accettazione. Nelle tradizioni indigene, la connessione con gli antenati e la natura sottolinea un ciclo di vita, morte e rinascita, dove ogni esistenza è vista come parte di un continuum spirituale. Anche la filosofia esistenzialista, con pensatori come Sartre e Kierkegaard, sfida le nostre idee su esistenza e significato, invitandoci a trovare valore e autenticità nelle nostre esperienze personali. Queste diverse prospettive offrono modi unici di onorare la memoria e riflettere sulla perdita, specialmente durante le festività, un momento che può essere sia di gioia che di riflessione profonda
Una candela per un giovane artista
In queste riflessioni natalizie, abbiamo percorso un cammino tra gioia e malinconia, ricordando artisti noti, oltre alla storia personale di mio fratello Mimmo. Il loro lascito artistico continua a brillare, arricchendo le nostre vite anche dopo la loro scomparsa.
Nel calore delle festività, ti invito a unirti a me in un gesto semplice ma significativo: accendi una candela in memoria di un artista o di un caro scomparso in modo prematuro. Condividi una foto della tua candela accesa sulla pagina Facebook di mio fratello, accompagnata da un pensiero o un ricordo. In questo modo, possiamo tutti insieme onorare la loro memoria e tenere viva la loro luce durante queste festività.