L’Europa di Mezzo nei Caffè di Trieste

Di che cosa godi nella città in cui vivi o in quelle che attraversi? Italo Calvino suggerisce, a tal proposito, non le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda. Così che è bene avere chiaro in mente cosa chiedi a un luogo. Ciò avviene anche quando ci passi più o meno in rapidità, in un posto, quasi per caso. Perché magari sei lì ad osservare un po’ tutto. Ma poi ecco che una fontana, una facciata, un lungomare, una statua colpiscono il tuo interesse. Ed è lì che la domanda sorge.

Come quella di Elisa, la mia amica da qualche anno a Trieste. Perché sei venuta a vivere qui le chiedo. Qual è stata la prima cosa che ti ha colpita? Certi balconi in centro, mi risponde lei, che mi ricordano una vecchia casa in campagna.

Intanto sul Ponte Rosso spunta James Joyce. Con la sua farfalla e il suo cappello è lì a guardarti, come se ti incontrasse e ti riconoscesse. Più in là spunta anche Italo Svevo con un libro sotto-braccio. E il pensiero con lui va alla Borsa, al commercio, al mercato che è al centro dell’etimo del nome della città. E quindi agli affari, magari da stringere al Caffé degli Specchi, dove ci sediamo. Davanti a noi si erge la Fontana dei Quattro Continenti. Per me che vengo da Roma la mente mi riporta ai quatto fiumi, a cui è dedicata la fontana centrale di Piazza Navona, e alla fontana del Nettuno, presente anche a Trieste.

Sebbene occupata in buona parte da una nave da crociera la vista del mare si offre ai nostri occhi dall’altra parte. La costa è bella lunga, per chilometri e chilometri, a perdita d’occhio. Il Golfo mette insieme paesi diversi, con lingue diverse, e la stessa città è stata a lungo contesa. Ecco allora farsi avanti una domanda che avevo da prima e che ora si è fatta più chiara, più azzurrina come la striscia di mare che vedo davanti a me: che cos’è la Mitteleuropa? Al di là delle varie definizioni che ne vengono date quali sono i suoi tratti distintivi o, meglio ancora, che esperienze si vivono in essa, che sensazioni dà?

Per dare migliore risposta a questa domanda mi rivolgo a quel mondo che da tanto tempo nella mia vita sento più vicino a me, il teatro e mi reco quindi nel Civico Museo Teatrale Carlo Schmidl. E qui alcune immagini mi saltano agli occhi: il circo equestre che veniva ospitato a teatro, l’opera dei Pupi, Goldoni, Strehler… Scomodo solo la prosa, evito il teatro musicale sul quale molto ci sarebbe da dire. La risposta non è altrettanto chiara come la mia domanda ma tra queste strade le maschere della Commedia dell’arte, i personaggi dei romanzi, gli uomini della Borsa ancora oggi si ritrovano per un caffé.

E tu, hai mai camminato per le vie di Trieste? Quali sono le tue sensazioni, le tue idee? Raccontalo nel tuo commento, grazie!

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