Il Grammelot del Vaccino

Ci risiamo! Abbiamo fatto la prima, la seconda, la terza dose e ora si parla della quarta. L’Italia, l’Europa, il mondo si è diviso tra no e si vax, tra chi si è pentito di non essersi vaccinato e chi il vaccino l’ha fatto ma poi avrebbe preferito di no, tra chi ha ascoltato Burioni ed è corso ai centri vaccinali e chi lo ha aspettato sotto casa per prenderlo a uova marce. Alcuni brutti ceffi poi volevano sorprendere Mario Draghi e altri stavano compilando liste di indirizzi. A un certo punto anche io, che il vaccino l’ho fatto, ho cominciato a camuffarmi con barba e capelli finti quando uscivo di casa. Insomma il vaccino torna di moda e io stamattina ho ripescato un mio audio in cui parlavo del vaccino in pieno delirio pandemico. Solo che non potevo esprimermi con chiarezza. Temevo il lancio di peperoni fritti e di melanzane sott’olio, che mi fanno venire proprio la nausea. E allora ho usato il grammelot, il linguaggio dei teatranti del medioevo che Dario Fo ha riportato alla ribalta. Non so se si capisce qualcosa. Ad ogni modo buon ascolto!

Tre temi per un’intervista su scena e territorio

Foto di Dmitry Demidov

Quando alla radio si parla di un certo tema le voci che se ne occupano compiono già un’azione fisica importante. I suoni che vengono amplificati dai microfoni e diffusi con antenne o con tecnologie via web si diffondono nel territorio e sono già esse stesse intervento. Il potere della parola davvero può evocare e creare, quasi come facevano gli antichi saggi ebrei con il Golem, una delle storie pugliesi che prima o poi mi piacerebbe raccontare. Domani, 21 luglio 2022, gli amici di Idea Radio mi chiameranno alle 10 e 40 per un’intervista. Per aiutare il loro compito e facilitare anche gli ascoltatori indico qui di seguito tre buoni motivi per seguire in diretta questo evento radiofonico: i tre temi che magari faranno da filo conduttore e che sono i tre pilastri di una serie di miei articoli qui nel blog.

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5 storie pugliesi da raccontare in scena o sugli schermi

Chiesa madre di Francavilla Fontana

Una volta la regione del tacco d’Italia veniva indicata come le Puglie, ben consapevoli, come si era, che la Puglia come entità è inesistente: sulla carta si sono segnate delle linee di confine che includono zone molto eterogenee tra loro per cultura, civiltà, paesaggio geografico, ecc. Entità come il Salento, la Murgia, la Terra d’Otranto e altre esprimono stratificazioni differenti, modi di esprimersi diversi da paese a paese in molte occasioni, ecc. Ed è quindi normale che da Foggia, che appartiene alla Daunia, e Lecce ci siano miriadi di storie più o meno popolari, più o meno colte, che attendono di essere raccontate. A volte qualcuno l’ha fatto e altre volte no. Io oggi voglio accennare ad un elenco di 7 storie tra le più mirabili e significative pronte per un romanziere, per un drammaturgo, per uno sceneggiatore e quindi per case editrici, produzioni teatrali e di cinema.

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Opere di teatro e di cinema su commissione

DALL· E 30/01/2024 10:33 – Un’illustrazione visivamente semplice e astratta che simboleggia il rapporto tra un committente e un artista nel contesto del teatro contemporaneo.

Spesso le storie sono commissionate a romanzieri, sceneggiatori e drammaturghi e poi realizzate e distribuite. Così come accade per l’architettura, per la pittura e altre arti anche nello storytelling c’è un committente e un artista incaricato. Di esempi ce ne sono tanti. Vediamo di farne qualcuno qui di seguito e di spiegare un po’ i rapporti che si instaurano tra committenti, produttori e artisti.

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Storie intorno a un buco: stralci di un racconto inedito

Foto di FOX

Certe volte le storie si presentano come dei buchi più o meno profondi che fanno venire le vertigini. Tu ci passi vicino e hai come la sensazione di trovarti nei pressi di un buco nero o, meglio, immagini questo, dato che nessuno ha avuto questa esperienza, se non nella fantascienza, nell’immaginazione. E se accetti di attraversarli la tua vita cambia e anche di molto. Per questo e altri motivi ho deciso di parlare di un mio racconto inedito finora che spero presto di mettere in scena.

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Tre settori-chiave per la cultura del territorio e la sua promozione

Foto di Vito Giaccari.

La visione culturale di un territorio: questa grande sconosciuta che però dà un senso e una direzione ad ogni evento, lo inserisce all’interno di un disegno strategico. Di questo voglio parlare nel presente articolo, dopo una serie di post in cui mi sono occupato di teatro e cinema, soprattutto nei piccoli centri. Abbiamo bisogno di linee programmatiche perché sono esse che permettono di tessere la stessa materia socio-culturale che trasforma ogni singola manifestazione in una tessera importante di un più generale puzzle. E, si badi bene, questo non è solo parte della progettualità che un’amministrazione deve avere ma coinvolge imprese, associazioni, singoli in modo che l’agire sia condiviso e porti allo stesso obiettivo per tutti.

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Il teatro che ci manca e che si può fare soprattutto nei piccoli centri

DALL· E 25-01-2025 08:25 – Creare un’immagine semplice ma evocativa che incarni il senso di comunità in un ambiente teatrale, nello specifico situato nella regione Salento.

Il teatro è prima di tutto comunità e parla alla comunità. Un gruppo è una micro-società. Ciò accade fin dal Cinquecento quando davanti al notaio appaiono i primi membri delle compagnia della Commedia dell’Arte. Finiva il bando medievale della Chiesa contro gli attori e gli spettacoli teatrali. Terminava il teatro giullaresco dei singoli e s’inaugurava una nuova stagione con le compagnie italiane che girarono il mondo allora conosciuto e che vennero apprezzate soprattutto in terra di Francia. Da allora quelle formazioni ricreavano al loro interno dinamiche sociali che di fatto furono un laboratorio del tipo di strutture sociali che poi sarebbero venute. E per questo vennero osteggiate dalle istituzioni rinascimentali ma anche dei seicento. Soprattutto per la loro promiscuità. Non è un mistero se i primi teorici del socialismo si ispirarono ad esse.

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Tre problemi del sud da risolvere con le arti dello spettacolo

DALL· E 24-01-2024 09.53 – Un’immagine vibrante e accattivante che illustra il concetto di rivitalizzazione delle città del Sud Italia attraverso il teatro e il cinema.

Ci sono tre problemi delle cittadine del sud Italia che il teatro e il cinema sono in grado di risolvere con facilità. Esse possono addirittura ribaltare tali gravi questioni facendone dei punti di forza. Le soluzioni che sto per suggerire si possono applicare ovunque apportando enormi vantaggi.

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10 idee per eventi teatrali ad Oria

Sedile di Oria – Particolare

Si scrive Oria e si legge in molti modi come, per esempio:

Sto parlando della cittadina in cui vivo, in provincia di Brindisi, che con i suoi colli derivati da dune preistoriche si erge sulla piana del Salento. Ma parlo anche dei suoi abitanti, gli oritani, che qualche volta si accorgono del loro immenso patrimonio e danno vita a rievocazioni storiche, fondano gruppi di sbandieratori, mettono in piedi associazioni che coniugano turismo, gastronomia, storia, archeologia e altro ancora. Le possibilità con il passare del tempo aumentano.

Una di queste alla quale sono interessato riguarda il racconto della città e del suo patrimonio attraverso il teatro. In parte ho già affrontato un po’ in generale l’argomento in due articoli. Nel primo ho posto la questione di come possiamo narrare il medioevo oggi. Nel secondo ho elencato luoghi, emozioni ed opportunità a cavallo fra teatro e turismo. Ho anche dedicato un articolo a come rappresentare pezzi di teatro in un paese come questo. Ora voglio indicare dieci possibilità per spettacoli teatrali, incursioni, animazioni specifiche in e per Oria e i suoi visitatori.

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Teatro e Turismo: luoghi, emozioni, opportunità

DALL· E 16-01-2024 09.28 – Un’immagine semplice ma accattivante per un articolo sulla fusione tra teatro e turismo.

Teatro e Turismo, un connubio tra due industrie che godono di buona salute un po’ in tutto il mondo e che promettono possibili ed inediti sviluppi. Ciò avviene in virtù delle caratteristiche della vita sociale degli esseri umani negli ultimi decenni: la fine o quasi della civiltà del lavoro e l’aumento del tempo libero determinano sempre più richieste di intrattenimento. Queste ultime in centri di consolidata tradizione teatrale sono soddisfatti dai cartelloni. A Broadway, a Londra, a Roma un turista è attratto anche dagli spettacoli teatrali e programma il suo viaggio anche in funzione di essi. D’altronde spesso certi copioni sono legati a eterminati luoghi, come accade, per esempio, nei miei lavori.

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