Certe volte le storie si presentano come dei buchi più o meno profondi che fanno venire le vertigini. Tu ci passi vicino e hai come la sensazione di trovarti nei pressi di un buco nero o, meglio, immagini questo, dato che nessuno ha avuto questa esperienza, se non nella fantascienza, nell’immaginazione. E se accetti di attraversarli la tua vita cambia e anche di molto. Per questo e altri motivi ho deciso di parlare di un mio racconto inedito finora che spero presto di mettere in scena.
I buchi, piccoli o grandi che siano, ci sono nelle nostre vite e a tanti livelli: dai pozzi, a volte pericolosi e mortali come accadde per Alfredino, agli oblò rovesciati, come avvenne per i passeggeri della Concordia, alle torri dei castelli, lunghi cilindri irti sui colli delle città, e alle loro feritoie. Da qui passano leggende e racconti buoni per i turisti ma anche per qualche drammaturgo o romanziere che vi si butta dentro, senza sapere se troverà una via d’uscita all’inizio.
O, il buco della storia
Per gli scrittori si tratta di giocare così come fanno i bambini. E allora io mi sono divertito a fiondarmici in questi pertugi come facevo quando avevo sei o sette anni. Ne ho recuperato la memoria o ne ho inventato una e ho concepito un sali-scendi che ho chiamato O, il buco della storia di cui voglio pubblicare qui due estratti. Il primo è l’incipit che riporto qui di seguito.
La scoperta
Buchi fisici dunque o persino al corpo come il senso di fame che a volte diventa gastrite se non ulcera. Ma qualche volta i buchi sono iniziatici come la caverne dove gli adolescenti della preistoria venivano introdotti con dei rituali nell’età adulta. È in questa fase anche che si inizia a scoprire il corpo della donna come accadde a me e come racconto qui.
I tuoi buchi
E così, si chiude questo viaggio tra i meandri dei buchi della vita, un intreccio di storie e di scoperte. Ma la fine di un racconto è solo l’inizio di un altro. Ora, è il momento di guardare i tuoi buchi, quei vuoti carichi di potenzialità e mistero. Scopri, esplora, osa. Poi, se lo desideri, condividi. Condividi le tue storie, le tue scoperte, le tue avventure. Ogni buco, ogni oblò, può essere l’inizio di qualcosa di straordinario. Ogni voce aggiunge un nuovo colore al mosaico della vita. Ora, quale sarà il prossimo buco da esplorare? La risposta è nelle tue mani, nel tuo cuore, nella tua immaginazione. Scrivila nei commenti, grazie!
Molto interessante e ben scritto
Grazie. Magari proverò a divulgarlo.