C’è un cinema in cui sul set non c’è il parrucchiere che fissa il capello fuori posto prima del ciak o in cui il make-up artist dà ogni tanto dei colpi di tampone sul viso. Nel quale la segretaria di edizione, sempre una donna tra l’altro, non controlla ogni sillaba pronunciata. Anche perché spesso la sceneggiatura nemmeno c’è. In questo mondo non si pratica nemmeno l’orario del sindacato degli attori e delle maestranze.
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