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Hai mai rincorso qualcosa che sembrava sempre troppo veloce per te?
Un sogno, una persona, un traguardo. Corri, allunghi la mano, ma all’ultimo istante… sfugge.
E se fosse la vita stessa a giocare con te?
Oggi, 18 febbraio, si celebra madre Yasoda, una madre come tante. Ma suo figlio non era come gli altri. Suo figlio era Krishna.
Nella cultura indù, Krishna è una delle figure più amate: Dio fatto bambino, monello e mistico, dolce e inafferrabile. Gli studiosi lo chiamano l’Avatara Perfetto, i contadini di Vrindavana lo chiamavano “il ladro di burro”.
Ma Yasoda? Yasoda lo chiamava “figlio mio”.
Ed è qui che inizia la nostra storia in due episodi che vengono narrati ne Il Libro di Krishna, tratto dallo Srimad Bhagavatam, Decimo Canto.
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