Chi ha fondato Roma? Romolo che, secondo la leggenda, tracciò il primo confine della città. Il fratello gemello Remo lo scavalcò e fu quindi ammazzato. Quella che dunque diventerà la caput mundi ha il suo mito fondativo sul fratricidio. Nessuno può osare andare oltre il solco tracciato perché sarà giustiziato, fosse anche un consanguineo. Sembra così che il primato del diritto sia al sicuro. Roma nascerebbe dunque dal suo confine ed è cittadino chi ci sta dentro ed è escluso chi sta fuori. Ne argomenta Paolo Rumiz in Appia in una sua discussione con Aglaia McClintock. E tale citazione ci serve per introdurre una domanda: perché andiamo alla ricerca dei fondatori delle città?
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Come e perché organizzare una rassegna di corti teatrali
Uno spettacolo teatrale per una serata è senz’altro una delle migliori scelte che si possono fare, ci sono almeno sette buoni motivi per vederlo. Tuttavia si potrebbe assistere invece ad una serie di corti che non solo rappresentano una scelta più varia ma che con il loro susseguirsi possono tenere più viva l’attenzione degli spettatori anche grazie al loro ritmo. Nel post di ieri parlavo dei corti teatrali spiegando cosa sono e come funzionano. Mi è stato chiesto in che modo poter organizzare una rassegna in cui presentarli al pubblico. E ho deciso di rispondere a tale domanda con questo articolo.
Continua a leggereTre temi per un’intervista su scena e territorio
Quando alla radio si parla di un certo tema le voci che se ne occupano compiono già un’azione fisica importante. I suoni che vengono amplificati dai microfoni e diffusi con antenne o con tecnologie via web si diffondono nel territorio e sono già esse stesse intervento. Il potere della parola davvero può evocare e creare, quasi come facevano gli antichi saggi ebrei con il Golem, una delle storie pugliesi che prima o poi mi piacerebbe raccontare. Domani, 21 luglio 2022, gli amici di Idea Radio mi chiameranno alle 10 e 40 per un’intervista. Per aiutare il loro compito e facilitare anche gli ascoltatori indico qui di seguito tre buoni motivi per seguire in diretta questo evento radiofonico: i tre temi che magari faranno da filo conduttore e che sono i tre pilastri di una serie di miei articoli qui nel blog.
Continua a leggere5 storie pugliesi da raccontare in scena o sugli schermi
Una volta la regione del tacco d’Italia veniva indicata come le Puglie, ben consapevoli, come si era, che la Puglia come entità è inesistente: sulla carta si sono segnate delle linee di confine che includono zone molto eterogenee tra loro per cultura, civiltà, paesaggio geografico, ecc. Entità come il Salento, la Murgia, la Terra d’Otranto e altre esprimono stratificazioni differenti, modi di esprimersi diversi da paese a paese in molte occasioni, ecc. Ed è quindi normale che da Foggia, che appartiene alla Daunia, e Lecce ci siano miriadi di storie più o meno popolari, più o meno colte, che attendono di essere raccontate. A volte qualcuno l’ha fatto e altre volte no. Io oggi voglio accennare ad un elenco di 7 storie tra le più mirabili e significative pronte per un romanziere, per un drammaturgo, per uno sceneggiatore e quindi per case editrici, produzioni teatrali e di cinema.
Continua a leggereStorie intorno a un buco: stralci di un racconto inedito
Certe volte le storie si presentano come dei buchi più o meno profondi che fanno venire le vertigini. Tu ci passi vicino e hai come la sensazione di trovarti nei pressi di un buco nero o, meglio, immagini questo, dato che nessuno ha avuto questa esperienza, se non nella fantascienza, nell’immaginazione. E se accetti di attraversarli la tua vita cambia e anche di molto. Per questo e altri motivi ho deciso di parlare di un mio racconto inedito finora che spero presto di mettere in scena.
Continua a leggereTre problemi del sud da risolvere con le arti dello spettacolo
Ci sono tre problemi delle cittadine del sud Italia che il teatro e il cinema sono in grado di risolvere con facilità. Esse possono addirittura ribaltare tali gravi questioni facendone dei punti di forza. Le soluzioni che sto per suggerire si possono applicare ovunque apportando enormi vantaggi.
Continua a leggere10 idee per eventi teatrali ad Oria
Si scrive Oria e si legge in molti modi come, per esempio:
- i suoi tremila anni di storia dall’epoca preistorica, passando per la Messapia, il Municipium romano, il medioevo con la comunità ebraica, ecc.;
- i suoi tesori come la basilica cattedrale, il castello normanno-svevo, le sue aree archeologiche su cui ho invitato già in un articolo a leggere tre libri;
- il suo stesso nome che ha stratificazioni e cambiamenti che ne raccontano vicende e fatti;
- la sua sempre più chiara vocazione allo spettacolo, in molte forme, tra cui il cinema, la sua “grande fame” che ho raccontato in un post.
Sto parlando della cittadina in cui vivo, in provincia di Brindisi, che con i suoi colli derivati da dune preistoriche si erge sulla piana del Salento. Ma parlo anche dei suoi abitanti, gli oritani, che qualche volta si accorgono del loro immenso patrimonio e danno vita a rievocazioni storiche, fondano gruppi di sbandieratori, mettono in piedi associazioni che coniugano turismo, gastronomia, storia, archeologia e altro ancora. Le possibilità con il passare del tempo aumentano.
Una di queste alla quale sono interessato riguarda il racconto della città e del suo patrimonio attraverso il teatro. In parte ho già affrontato un po’ in generale l’argomento in due articoli. Nel primo ho posto la questione di come possiamo narrare il medioevo oggi. Nel secondo ho elencato luoghi, emozioni ed opportunità a cavallo fra teatro e turismo. Ho anche dedicato un articolo a come rappresentare pezzi di teatro in un paese come questo. Ora voglio indicare dieci possibilità per spettacoli teatrali, incursioni, animazioni specifiche in e per Oria e i suoi visitatori.
Continua a leggereTre libri per conoscere Oria e i suoi tesori
@giuseppevitaleattore Tre libri per conoscere Oria e i suoi tesori. #oria #salento #libri #giornatamondialedellibro2022 #turismo #cultura #ebrei #medioevo ♬ A fashionable song where time passes slowly(847776) – NARU
Sabato 23 aprile 2022 si celebra la Giornata Mondiale del Libro che, tra le altre cose, promuove la lettura. È una delle iniziative più belle e proficue dell’Unesco che l’ha istituita nel 1996. Ho deciso, perciò, da oggi 20 Aprile 2022 fino a sabato di parlare di una serie di libri su varie materie o luoghi che mi stanno a cuore. Cominciamo da questi ultimi o, meglio, dal posto in cui vivo, Oria, in provincia di Brindisi, cittadina del Nord Salento che, grazie ai suoi tremila anni di storia, di tesori ne ha tanti da conoscere e di ogni tipo. Oltre che meta turistica è oggetto di scavi archeologici e di numerosi studi.
Continua a leggereLa bucket list delle 101 cose da fare nella vita
Quanti giorni ti restano da vivere? Chi ti assicura che non muori fra qualche anno o mese o giorno o fra cinque minuti? Scongiuri a parte, questo mi chiese una volta il coach americano di recitazione Bernard Hiller in un suo workshop. E ieri, primo Aprile 2022, mi è capitata una esperienza analoga. Al Wake Up Call di Alfio Bardolla, Giacomo Bruno, che lo ha aperto, ci ha fatto strappare da un metro gli anni vissuti finora. Poi ci ha fatto togliere gli anni fra gli 82 (età media ottimistica) e i 100 (ai quali pochi arrivano). Poi ci ha fatto togliere un certo numero di anni che passiamo dormendo. Risultato: a 48 anni non è che mi rimanga molto tempo…
Mi sono detto, cazzo, questo è il momento di vivere. O ora o mai più! E questo lo so bene dal momento che ho visto morire mia madre e mio padre prima che diventassero anziani e mio fratello Mimmo nel 1997 quando aveva ancora venti anni! Poi più tardi ci è stato chiesto di scrivere la nostra bucket list, cioè la lista delle 101 cose da fare prima di morire. Del resto c’è proprio una specifica tecnica dei 101 desideri che Igor Sibaldi spiega bene. Allora ecco ciò che voglio realizzare io. Da questo momento in poi vivo solo per realizzare queste cose. Non ho più tempo per le stronzate! Spero di spuntare ad una ad una tutte le voci. Ci lavoro su ognuna ma senza assilli. Come insegna il mio mentore spirituale Deepak Chopra, ai dettagli ci pensa l’universo. Le intenzioni sono come i semi che si affidano alla buona terra.
Man mano che realizzerò questi desideri tornerò qui per aggiornarli barrandoli.
Continua a leggereLa fiaccola e la svastica in epoca messapica
Ogni età ha le sue insegne, i suoi loghi, i suoi simboli. Uno dei più diffusi di sempre è, per esempio, la croce cristiana. Oppure pensiamo alla mela di Apple. Oppure ancora all’ebraica stella a sei punte. Nel post del 14 agosto mi sono soffermato un po’ su alcuni stemmi cavallereschi del XIV secolo. Oggi voglio andare ancora più indietro nel tempo, fino all’era messapica, dal VI al III secolo a. C.
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