Domenica d’agosto in paese, in periferia. Tutto tace tranne la ventola a tutta forza del ventilatore che mi sta rosolando con aria calda e umida. Sotto le mie mani sento il ticchettio di una tastiera nera comprata dai cinesi, tanto grande quanto dura: su ogni tasto ci vuole una pressione di chili e chili perché vada giù. E a volte occorre pigiare più volte un tasto perché funzioni. Così faccio ginnastica per le mani. Sono solo in casa. Lo so che stai pensando: perché non vado al 🌊 mare come tutti, o quasi. C’è già stata per me una stagione, da bambino, in cui m’incantavo a vedere la distesa azzurra già da lontano. Ora sono una creatura che intanto non ama il caldo. Semmai me ne andrei in ⛰ montagna. E prima o poi lo farò. Credo che le cime delle Alpi ma anche degli Appennini abbiano molto da raccontarmi.
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