La bucket list delle 101 cose da fare nella vita

Foto di Suzy Hazelwood da Pexels

Quanti giorni ti restano da vivere? Chi ti assicura che non muori fra qualche anno o mese o giorno o fra cinque minuti? Scongiuri a parte, questo mi chiese una volta il coach americano di recitazione Bernard Hiller in un suo workshop. E ieri, primo Aprile 2022, mi è capitata una esperienza analoga. Al Wake Up Call di Alfio Bardolla, Giacomo Bruno, che lo ha aperto, ci ha fatto strappare da un metro gli anni vissuti finora. Poi ci ha fatto togliere gli anni fra gli 82 (età media ottimistica) e i 100 (ai quali pochi arrivano). Poi ci ha fatto togliere un certo numero di anni che passiamo dormendo. Risultato: a 48 anni non è che mi rimanga molto tempo…

L’esercizio del metro non h alcun valore di previsione, non è detto che morirò a 67 anni, può darsi che io lasci il mondo prima o dopo ma serve a far capire quanti anni effettivi di lucidità e di energia restano per far davvero quel che conta.

Mi sono detto, cazzo, questo è il momento di vivere. O ora o mai più! E questo lo so bene dal momento che ho visto morire mia madre e mio padre prima che diventassero anziani e mio fratello Mimmo nel 1997 quando aveva ancora venti anni! Poi più tardi ci è stato chiesto di scrivere la nostra bucket list, cioè la lista delle 101 cose da fare prima di morire. Del resto c’è proprio una specifica tecnica dei 101 desideri che Igor Sibaldi spiega bene. Allora ecco ciò che voglio realizzare io. Da questo momento in poi vivo solo per realizzare queste cose. Non ho più tempo per le stronzate! Spero di spuntare ad una ad una tutte le voci. Ci lavoro su ognuna ma senza assilli. Come insegna il mio mentore spirituale Deepak Chopra, ai dettagli ci pensa l’universo. Le intenzioni sono come i semi che si affidano alla buona terra.

Man mano che realizzerò questi desideri tornerò qui per aggiornarli barrandoli.

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Giornata mondiale del teatro 2022: perché e come celebrarla

Attore sul palco
Foto di Genaro Servín da Pexels.

Oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Teatro. È un giorno per celebrare tutte le forme di teatro, in cui attori, registi, drammaturghi e tutti coloro che lavorano in teatro si riuniscono, nei luoghi fisici ma anche online, e condividono il loro lavoro. È un momento per ricordare l’arte del teatro e tutto ciò che ha da offrire. Il teatro è un potente strumento per la narrazione e l’espressione di sé e può essere utilizzato per promuovere il cambiamento sociale e i diritti umani. Può anche aiutare a riunire le persone e creare un senso di comunità.

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Tutte le strade che mi portano a Roma

Tutte le strade portano a Roma titolava l’11 agosto 2021 Il Messaggero un articolo su una serie di grandi eventi sportivi nella capitale. Dopo la mancata candidatura ad ospitare le Olimpiadi c’è un rinnovato fermento in questo campo. E nella foto che accompagna il testo si vede il Colosseo. Tutte ‘e strade pòrteno a Roma, come si dice in romanesco, allora. In latino suona così: Omnes viae Romam ducunt. Un detto che si riferisce a tutte le vie consolari all’epoca dell’antica Roma. Una rete viaria che in parte è ancora quella attuale e che ha fatto sì che Roma sia sempre, in qualche modo, vicina. Così vicina anche per me che ho deciso di tornarci a vivere e in questo articolo spiego perché.

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Eduardo, Carmelo ed io

L’articolo che Il Nuovo Quotidiano di Puglia del 3 Agosto 2021 dedica al recupero del ciclo universitario al Centro Teatro Ateneo di Roma da parte di Eduardo De Filippo e Carmelo Bene.

Agli inizi degli anni ’80 Eduardo De Filippo e Carmelo Bene tennero delle lezioni di teatro al Centro Teatro Ateneo dell’Università di Roma La Sapienza invitati dal prof. Ferruccio Marotti. Esse sono ormai passate alla storia del teatro e il Festival del Cinema Ritrovato di Bologna del 2021 ne ha riproposto un primo video dopo che furono digitalizzate in alta definizione tra il 2010 e il 2013 dal Laboratorio audiovisivo dello spettacolo. Ne ha parlato Il Nuovo Quotidiano di Puglia il 3 Agosto del 2021 nella pagina dedicata a Cultura & Spettacoli con un articolo di Diego Del Pozzo. Io arrivai a frequentare quel centro nel 1993 e parte di quelle lezioni le vidi grazie al materiale messo a disposizione degli studenti e che oggi, grazie a Dio, si può trovare su Youtube. Quei due lasciarono un’impronta che si respirava nell’aria. Per tutto quell’anno frequentai un corso sullo Zanni, il progenitore delle maschere della commedia dell’arte, tenuto dal direttore dell’Accademia Nico Pepe di Udine, Claudio De Maglio.

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Rubini, la ristrutturazione e le passeggiate in casa

Sergio Rubini e l’ensemble Musica da Ripostiglio sul palco dello spettacolo Ristrutturazione a Francavilla Fontana il 31 Luglio 2021.

Ristrutturiamo le nostre case in questo periodo grazie all’ecobonus al 110%, per chi ha potuto usufruirne. Squadre di edili, idraulici, elettricisti ecc. sono all’opera per sistemare le facciate, cambiare gli infissi, mettere il cappotto termico ecc. Gli italiani escono dal lockdown e dalle zone gialle e rosse rimettendo a posto le loro dimore, pur nelle incertezze dovute al diffondersi della Variante Delta. Sergio Rubini e la sua compagna Carla Cavalluzzi proprio in quei mesi devono aver rimesso insieme alcune disavventure legate a lavori in casa, soprattutto con idraulici. E ne hanno fatto uno spettacolo dal titolo Ristrutturazione, nel quale, tra l’altro, si parla di architettura per bocca di un autore che è ne considerato il massimo teorizzatore: Vitruvio. Ma quel titolo può essere un manifesto di una collettività che sta ricostruendo se stessa sul passare dalla pandemia all’endemia, magari il prima possibile. E se gli artisti non sono stati considerati necessari al bene pubblico ora in questa febbrile opera di ricomposizione il loro essere superflui diventa la manifestazione stessa dell’umanità di noi tutti.

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Il Triplo Salto Mortale e l’acqua del miracolo, si spera

Confermata per lo spettacolo di Acquaviva delle Fonti il 24 luglio la formazione campione d’Europa, del mondo e del torneo di Torchiarolo e Tuturano: Paolo Carone, il musicista al verde, Elio Angelini, il comico in bianco, Giuseppe Vitale, l’attore rosso, la furia del palcoscenico. Tre uomini pronti a girare la bandiera dove soffia il vento.

Tre uomini, tre colori, una sola bandiera, quella dell’Italia dove sono nati e cresciuti a pastasciutta pure loro. E i risultati si vedono! Questi tre Sabato 24 Luglio daranno luogo al Triplo Salto Mortale, uno stupido spettacolo di Elio Angelini e Giuseppe Vitale con musiche live di Paolo Carone. Scenario di questo salto o, meglio, di questi salti sarà Acquaviva delle Fonti (Ba). Si spera che un sorso dell’abbondante acqua, almeno un tempo, di questo territorio faccia il miracolo e faccia rivivere questi tre che sono stati giocatori: di pallavolo Paolo, in verde nella foto, di tennis Elio, al centro, e di calcio Giuseppe. Ma non chiedete loro di ripetere gesti atletici. Ora i salti che fanno sono per arrivare a fine mese.

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Il teatro della vecchia sedia che aspetta un attore

Una vecchia sedia davanti a un portone in via Torre Santa Susanna, alla periferia di Oria (Br).

Anche in una via tra più note e trafficate di Oria, l’intrigo e il mistero possono trovarsi dietro ogni angolo. Oggi, ti invito a esplorare questa strada che nasconde un segreto intrigante. Scopri come un luogo comune può rivelare lati nascosti e storie sorprendenti.

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Il Calcio e la Teatralità: quando il campo diventa un palcoscenico

Foto di Zac Frith.

Hai mai pensato al calcio come a uno spettacolo teatrale? Il calcio è uno spettacolo globale, e uno degli aspetti più affascinanti di questo sport è la teatralità dei giocatori. Ogni partita è una rappresentazione unica in cui i calciatori si trasformano in attori e il campo da calcio diventa un palcoscenico globale. In questo articolo, esploreremo la teatralità nel calcio, dai gesti esuberanti dei calciatori alle coreografie mozzafiato dei tifosi.

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Parte il festival internazionale del teatro in delivery

La Primavera è vicina, si vuole uscire, goderne, fare delle passeggiate, stare all’aria aperta ma l’Italia e buona parte del mondo dovrà starsene chiusa in casa, o quasi, per via della pandemia che da un anno a questa parte condiziona la nostra esistenza. Molte cose che prima si potevano fare ora non sono possibili e non si sa fino a quando. Una di queste era il godersi uno spettacolo a teatro. Ma dal 4 dicembre 2020 il Barbonaggio teatrale Delivery di Ippolito Chiarello (Nasca Teatri di Terra) e tutte le realtà artistiche che hanno aderito alla rete delle USCA (Unità speciali di continuità artistica), da lui fondata, hanno raggiunto migliaia di spettatori e mantenuto un rapporto dal vivo molto importante in questo momento storico di chiusura dei teatri.

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