Tre problemi del sud da risolvere con le arti dello spettacolo

DALL· E 24-01-2024 09.53 – Un’immagine vibrante e accattivante che illustra il concetto di rivitalizzazione delle città del Sud Italia attraverso il teatro e il cinema.

Ci sono tre problemi delle cittadine del sud Italia che il teatro e il cinema sono in grado di risolvere con facilità. Esse possono addirittura ribaltare tali gravi questioni facendone dei punti di forza. Le soluzioni che sto per suggerire si possono applicare ovunque apportando enormi vantaggi.

I. Lo spopolamento

Ma vediamo prima le tre questioni a cui faccio riferimento e che sono ormai delle realtà sedimentate, croniche, che non fanno altro che peggiorare con il tempo. Solo di rado si trovano dei rimedi che però servono solo a tamponare per breve tempo la situazione. Il più evidente di essi è lo spopolamento. Basta camminare in uno qualsiasi dei centri storici per vedere che allo stato attuale solo il 20 o il 30 per cento delle case è abitato. Tra un decennio tali centri resteranno disabitati del tutto. In molte città, poi, anche nella parte nuova, per così dire, molte case sono abbandonate. Questa è una triste realtà che solo in parte d’estate viene mitigata con l’arrivo dei turisti.

II. L’isolamento degli anziani

A causa dello spopolamento nella parte più antica degli abitati restano gli anziani, quasi del tutto da soli. A volte vengono aggrediti da chi cerca di rapinarli della loro pensione o diventano oggetto di attenzione delle baby gang. In qualche caso si cerca di arginare tale fenomeno con l’installazione di telecamere che però spesso o non funzionano o vengono presto abbandonate. Le cronache ci raccontano a tal proposito di tanti casi di persone che muoiono da sole e tra gli stenti. Io stesso, purtroppo, sono stato testimone di un signore che stava morendo da solo in casa e a nulla è servito chiamare i soccorsi perché è morto dopo poco tempo in ospedale. A volte i cadaveri vengono scoperti dopo parecchi giorni. I necessari presidi sono purtroppo quasi del tutto assenti.

III. L’emigrazione giovanile

I giovani in età post-diploma abbandonano il sud. Sono cinquant’anni almeno che i giornali in edicola sono pieni di titoloni di iniziative politiche, finanziamenti, promesse elettorali che in realtà sono fumo. Si inaugura ogni tanto qualche palazzetto dello sport per sfoggiare l’ego di questo o quel politico ma le cosiddette politiche giovanili finora non hanno mai contrastato in modo efficace questo tipo di emigrazione.

Una soluzione semplice

Le questioni a cui accenno meritano senz’altro molti approfondimenti che per ragioni di spazio qui non posso approfondire. Ma il vero scopo di questo articolo è presentare una soluzione semplice, pratica, efficace che le risolve in modo brillante e che richiede pochissime risorse per essere realizzata. È quasi imbarazzante. Creare nei centri storici del sud realtà legate dallo spettacolo dal vivo o meno può:

  1. attrarre persone che tornano a frequentare tali luoghi e magari decidono anche di tornare a stabilirvisi;
  2. far sì che vie, piazzette e vicoli siano frequentati anche in orari serali e contrastare quindi la micro-criminalità;
  3. creare ottime prospettive occupazionali per giovani e non.

Il caso di Oria

Per quanto riguarda uno di questi centri, Oria, paese in provincia di Brindisi dove vivo, per esempio il progetto del TeCo (Teatro Comunale) che fu presentato anni fa andava nella direzione che sto cercando di indicare. Infatti c’è bisogno di una realtà che ospiti (e produca magari anche) spettacolo durante tutto l’anno. Anche il cinema può fare altrettanto e non si contano più le produzioni che girano i loro film in Puglia. Sempre restando ad Oria, in tale direzione inizia a muovere i primi passi anche il Generation Film Fest. Con mirate azioni di marketing territoriale si possono attrarre più produzioni in una determinata area, fornendo agli addetti ai lavori tutti i servizi necessari: dal catering all’ospitalità ecc.

L’impresa culturale

Ma il vero asso nella manica di tutta la faccenda è una realtà produttiva di spettacolo, un’impresa culturale, una farm in grado di organizzare produzioni cine-teatrali. Qualcosa che va molto oltre la compagnia teatrale di giro, come la si conosceva un tempo, che sia al tempo stesso una realtà locale e un brand internazionale. Un soggetto capace di fare impresa attraverso tutto ciò che concerne una produzione del tipo che sto descrivendo: spettacoli teatrali, film, corti, video aziendali, sceneggiature, content creation per il web ecc. Ci sarebbe molto da fare per tanti creativi di ogni età. E creare una realtà di questo tipo richiede poco sforzo e ridotte risorse.

Un concorso di idee

Da dove cominciare? Dalle idee. Spesso le si sottovaluta. Ma chi realizza grandi opere sa che si comincia da queste. Il Colosseo prima ancora di essere costruito è stato immaginato da qualcuno. Cinecittà prima di essere realizzata è stata pensata. I film di Fellini e gli spettacoli dei De Filippo sono stati prima nutriti dalla fantasia dei loro autori. Allora perché non cominciare, ad esempio, da un concorso di idee per la riqualificazione dei centri urbani attraverso questo genere di produzioni? Lo si può proporre a scuole, associazioni, enti, ecc. Ed è già un buon punto di partenza, una prima banca di spunti e progetti da far crescere con il tempo. Potrebbe essere una sorta di contest attorno al quale attrarre gli stakeholder, i portatori di interesse, con i quali iniziare a ragionare attorno a possibili sviluppi.

Il tuo ruolo

E ora è il momento di guardare oltre la pagina e di chiederti: “Che ruolo posso giocare in questa rinascita culturale?” Non è una questione retorica. Tu, proprio tu che stai leggendo queste righe, hai il potere di fare la differenza.

Immagina di camminare per le strade della tua città, dove ogni angolo, ogni vicolo, diventa un palcoscenico, un set cinematografico, un luogo di incontro e di creazione. Questo può diventare realtà, e tu puoi essere uno degli artefici di questo cambiamento.

Perché non iniziare aiutandomi a creare il concorso di idee di cui abbiamo parlato? Ogni contributo, ogni spunto, ogni visione può essere il seme da cui nasce una grande opera. Non importa se sei un aspirante sceneggiatore, un regista in erba, un attore, un appassionato di cinema e teatro, o semplicemente qualcuno che ama la propria città e desidera vederla fiorire di nuovo. Ogni aiuto conta, e il tuo potrebbe essere quello che fa la differenza.

E se senti l’ispirazione, se senti quel brivido di eccitazione all’idea di partecipare a qualcosa di grande, contattami attraverso i miei canali. Insieme, possiamo discutere, elaborare e portare avanti le tue idee. Non stiamo parlando solo di un progetto culturale, ma di un vero e proprio movimento di rinascita, di un’onda di energia e creatività che può trasformare il sud Italia.

Questo è un invito a prendere parte attiva, a lasciare il segno, a essere parte di una storia che sta ancora scrivendo le sue prime righe. Tu puoi essere uno dei protagonisti di questa storia, uno degli artefici di un futuro dove il teatro e il cinema non sono solo forme d’arte, ma strumenti di cambiamento sociale ed economico.

Allora, cosa dici? Sei pronto a prendere in mano la penna, la videocamera, o semplicemente a condividere le tue idee? Questo è il momento di agire. Questa è la tua scena. Entra in scena e aiutami a trasformare la realtà con la magia del teatro e del cinema.

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[…] a volte. Dall’altro lato ci sono gravi questioni sociali di cui parlo nell’articolo Tre problemi del sud da risolvere con le arti della scena. Mi piacerebbe accennare a questo e citare punti di vista con professionisti che operano in queste […]

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[…] può coniugare teatro e turismo in un binomio produttivo perenne. Oppure si può fare in modo che le arti della scena risolvano alcune questioni sociali dei piccoli centri abitati. Oppure ancora si possono usare i laboratori teatrali come soluzione creativa ai problemi della […]